LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Ivan Pozzoni
|
||||||||
La dimensione narcisistica dell’ego spiazza ogni tentativo di scendere in piazza schizza ogni abbozzo di mistico schizzo condannando l’artista all’impiego, salario fisso, a far da torcia, lungo la via Salaria votandosi a mendicare voti, di casa editrice in rivista, insinua la mania di esaurire un’inusitata collezione di bollini di presenza da incollare a una tessera annonaria.
Il maestro A consiglia maggiore stringatezza, il maestro B non teme vincoli d’estensione il maestro C inneggia a maggior levigatezza il maestro D chiede abrasione, e, in mezzo, l’autore junior a barattare illibatezza contro un warholiano quarto d’ora d’attenzione.
Scrivi sulle città in fiamme, no, canta della società annacquata, oh, infiamma di sesso i versi, ehi, versati acqua nelle mutande, metti su fogli bianchi A4 il contrario di ciò che ti chiedono i critici o una critica di ciò che ti chiedono i contrari, accetta l’omaggio di tutti, tutti sono maestri di tutto.
Tu resta, a vita, l’allievo d’un sogno distrutto.
[Patroclo non deve morire, 2013] |
|